Forse vi sarà capitato di provare la strana sensazione di non appartenere né a questo mondo, né al vostro corpo. Forse siete quel tipo di persone che si fanno molte domande, o magari no. Probabilmente se una semplice
riflessione esistenziale non vi mette in crisi siete molto fortunati, poichè
è possibile che non abbiate mai provato la sensazione derealizzante che è
descritta in questa canzone.
Che cos’è la deruralizzazione? Si tratta di un disturbo dissociativo, una sorta di “difesa” dalle emozioni destabilizzanti derivanti dal mondo “esterno” (se volete saperne di più vi consigliamo la lettura di “La vita è
un sogno”, di Nicola Ghezzani). In termini non scientifici, è semplicemente l’esperienza più strana, estraniante e orribile che possiate immaginare. Provate a mettervi davanti allo specchio e cominciate a fissarvi: nulla di strano. Ma a un certo punto arriva la sensazione di non riconoscere
più il proprio riflesso. Chi è quello allo specchio? La mia faccia è sempre
stata così? Impanicato, vai dai tuoi genitori e, no, non
riconosci neanche loro. Ma che succede? Perché sta succedendo proprio a me? Arriva la paura, il panico, la depressione, la depersonalizzazione. Non puoi fare a meno di pensarci. E tutto questo però riuscendo a tenere nel contempo una lucidità che fa percepire che tutto questo è irreale. La domanda che allora ci si pone è se si è diventati pazzi. E immersi in questo stato alterato del proprio Io e del mondo circostante si vaga da soli senza trovare il coraggio di parlarne con gli altri, perché si è troppo imbarazzati. Cosa potrebbero pensare? E se anche loro pensassero che sono fuori di testa? E allora la soluzione si trova non parlandone, rinchiudendosi in casa, perché va bene così, bisogna evitare di farsi vedere in certe condizioni, no? Agli amici si dà buca, ci si fa odiare per
questo, ma pazienza, di uscire fuori di casa proprio non se ne parla. Se succedesse qualcosa? Se arrivasse un altro attacco di panico? Ecco, provate questo loop infinito di domande durate per anni, dall’adolescenza a...no, non c’è una data di scadenza, perché la dereralizzazione c’è ancora, più lieve, ma c’è, soprattutto in questo periodo di quarantena dove stare con se stessi è l’attività principale. Ritorna quel senso distaccamento, e in un attimo si è fuori da sé, come se stessimo guardando il nostro corpo da spettatore esterno, come se fossimo in un sogno.
Se la canzone vi sembrerà troppo triste e depressa non vi chiederemo di restare ad ascoltarla, o magari potreste perdervi semplicemente in quei quattro accordi instabili, solo quattro, per chiudersi negli spazi stretti e vacillanti del deralizzato. Ma se vi ritroverete nei sintomi descritti, beh, forse è il caso che vi fermiate un attimo. Quanto sarebbe stato bello a
vere una canzone così, per dare un nome a questa cosa poco conosciuta, per capire con che cosa combattere, per capire che non si è pazzi.
E ve lo riscriviamo ancora e a carattere cubitali: DEREALIZZAZIONE.
Dovreste sentirvi già meglio. Parola di chi la deruralizzazione l’ha vissuta troppo, l’ha scoperta tardi e la vive ancora.
credits
released May 22, 2020
Musica e Parole di Ilaria Righi e Davide Porcelli
Produzione di Ilaria Righi e Davide Porcelli
Masterizzato da Federico Sambugaro @ URI Studio
Cabezon è una piccola etichetta discografica nata a Verona nel 2011. Il suo intento è semplicemente quello di contribuire a
dare uno slancio di vitalità a questo paese prima che imploda per sempre, cercando di sfornare buona musica e creare legami artistici ed umani che possano durare anche in una vita extraterrena.
Introspective, melancholic dream pop with swirling orchestral layers that'll please fans of Red House Painters and Mojave 3. Bandcamp New & Notable May 30, 2018
The latest EP from Brooklyn’s Gilah is an explosion of sound and color, with oceanic guitars and dreamlike melodies. Bandcamp New & Notable Nov 14, 2020
Gaelynn Lea won NPR's Tiny Desk Contest, and it's easy to see why. Haunting, beautiful country songs, laced up with weeping fiddle lines. Bandcamp New & Notable Mar 3, 2016
Hazy, jangly, a little bit mournful—Bay Area indie pop one-man-band Orange Dots channels the spirit of Sarah Records on his latest. Bandcamp New & Notable Jan 17, 2022