1. |
Sfuggente preda
04:22
|
|||
La solitudine
quella alla quale
non ti puoi negare
sfuggente preda è qui.
Migliaia di attimi
bruciano in un momento
scivolano neri
verso uno spento oblio.
Incontrastabile
veglia dai bui contorni
sogno cinto di sonno
spirale eterna,
Invalicabile
schermo fra chi è già stato
e chi deve ancora
essere, tempo,
lasciate passare
un'interferenza pensante
l'asciutta ombra di una
effimera vita.
|
||||
2. |
Temevo la morte
04:52
|
|||
Nell'assenza di moventi vago.
Di alba in alba non trovo motivo
per risalire dal nero torrente
dei sovrappopolatori del male.
Armato fino ai denti difenderò
la mia sudata proprietà privata
cavalcando distruttiva idiozia
(come) il cowboy del Dottor Stranamore.
Ogni mio vano sogno è già distrutto
della mia fragile tele-educazione.
Assimilati, espulsi i preconcetti
più scadenti, comprati troppo a buon mercato,
il mio valore di scambio è crollato,
nessuna contromisura
potrà normalizzare questo fattore zero in me.
Ho deciso di giocare, bene.
La sfida è aperta, il giudice imparziale.
Farà male dover vincere,
dover aprire la strada.
Se abbocco al marketing dell'insulsità
la mia coscienza revisiona se stessa,
e nessuna pregressa illusione
sarà ragione di una nuova età.
Temevo la morte, in quanto è un cambiamento,
ma cambiare è morire e rivivere ancora.
Saltare l'abisso della tranquillità,
senza rincorsa, senza paura.
Ho visto un riflesso di buio
nella luce accecante,
perchè purtroppo il mondo non finirà con me.
Perchè per fortuna il mondo non finirà con me.
Perchè purtroppo in fondo non me ne importa niente di te.
Questo è quanto e il resto è perso,
nessun diritto di recesso per il mio ghost in the shell.
|
||||
3. |
Ogni giorno
05:43
|
|||
Tutto è magnifico, questa sera
anche tu lo porti scritto in faccia.
Aspetto che cambi la mia sorte,
ma neanche la morte può più.
Così giro a vuoto,
fra sangue e false informazioni
vagano i miei occhi
senza alcuna emozione.
Colto nell'ipnosi
elettromagneticamente
invisibilmente affondo
e non chiuderò mai le falle.
Quasi ogni rischio è stato annullato.
Il destino impazzito oggi non si cura di noi.
Tutto è magnifico e perduto,
come poco prima di un terremoto.
Ma la terra si apre
proprio sotto di noi:
il destino era già impazzito
in altri luoghi lontani,
ma della nostra bolla ho fatto un mondo
senza idee, senza dolore, senza idee.
Orbita senza senso,
chiuditi e abbraccia il Sole,
brucia per un momento
di quel perduto calore.
|
||||
4. |
Così bella
03:30
|
|||
Così bella io non ti ho visto mai.
Quando scomparirai, ricordami il tuo nome.
.emon uot li imadrocir iarirapmocs odnauQ
.iam otsiv oh it non oi alleb ìsoC
|
||||
5. |
In volo verso te
05:14
|
|||
In volo verso te ogni altra vita è già vissuta.
Un solo tuo sguardo può bruciare ogni mia speranza.
Parole come stelle, tanto vere quanto lontane.
Nessuna fiamma arderà, se non saremo fuoco noi stessi.
|
||||
6. |
Racconto di un'ora
03:38
|
|||
Ecco perché tu mi parlavi,
perché io ti ascoltavo,
ecco perché tutto tornava.
Mentre guardavi dritto avanti
e senza più paura o senso di inutile attesa
alla causa seguiva l'effetto.
Non mi restava che baciarti
perchè esistevi ancora lucente speranza,
e mi tenevi le mani.
E il corso del sole era un anello
che cingeva il nostro giorno
e non c'era la notte,
era un giorno infinito e perfetto.
Noi eravamo in un sogno,
un sicuro vascello,
e nessun ricordo o futura memoria,
nessun dormiente da risvegliare,
col racconto di un'ora
dopo anni di buio.
|
||||
7. |
Epimityon
07:12
|
|||
Dormi! Dormi! Dormi! Dormi!
Il sistema produttivo mi ama e mi ha posto in uno dei livelli meno bassi.
Il sospetto è che ciò sia a scapito di chi ha effettivamente meno opportunità.
Il pensiero si è spezzato ed ora mi ritrovo con una riflessione scomposta.
Il sistema che io creo come risposta mi dà ogni vaga distrazione.
Ritorna solo a tratti e mi illumina l'oblio che rende colorato il tetro nulla.
Ritornerà anche il sonno che ne consegue, senza sogni, e questo avviene quotidianamente.
Dormi! Dormi! Dormi! Dormi!
La memoria è ormai perduta degli attimi rivolti ad ogni blanda forma di sacralità.
In un deserto senza fede raccolgo ciò che viene senza alcuna aspettativa.
Il legame è ormai perduto, tra cielo e terra ora sorgo come una nuova colonna
di un kafkiano palinsesto, gratuito e senza dubbio alcuno destinato a crollare.
Ritorna solo a tratti e mi illumina l'oblio che rende colorato il tetro nulla.
Ritornerà anche il sonno che ne consegue, senza sogni, e questo avviene quotidianamente.
Aspetto ciò che sia la ragione che il senso accetteranno insieme.
Scorie d'immagini, come nell'endeniana buia cava dei sogni.
Il termine non è chiaro di questo contratto tra i mortali e te.
Oppure è soltanto un sogno che non si può sfuggire, pena la follia.
Il fiume eracliteo del divenire al solo sguardo muta in ghiaccio.
Oppure l'incomprensione è indotta da istinti di sopravvivenza.
Se la luce non cesserà come potrò scorgerti così abbagliato?
Oppure ti mostrerai nascosto dentro ad uno spettroeliogramma?
"Il cielo non è crollato, e non c'è alcun fuoco dietro alle stelle fisse"
riprendo a leggere nel copione sdrucito che avevo gettato.
Il grigio è la sommatoria dei colori dei miei ricordi accesi
tolta una dimensione nella quale sono tuttavia immerso.
Il giorno puntiforme e unidimensionale e uguale a tutti gli altri
porta con se' la nuova maledetta speranza che ci rende adatti
Oppure ti ho scritto in me, in capricciose eliche nel DNA?
"Questo è l'ultimo giorno, sarai benvenuto nell'aldilà."
.
|
Cabezon Records Verona, Italy
Cabezon è una piccola etichetta discografica nata a Verona nel 2011. Il suo intento è semplicemente quello di contribuire a
dare uno slancio di vitalità a questo paese prima che imploda per sempre, cercando di sfornare buona musica e creare legami artistici ed umani che possano durare anche in una vita extraterrena.
CABEZON RECORDS HA CHIUSO A GENNAIO 2021
... more
Streaming and Download help
If you like Il cielo è crollato, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp